Da marzo si fa sul serio: gli automobilisti con minori a bordo fino ai 4 anni dovranno essere muniti di seggiolini antiabbandono, obbligatori già da fine 2019. Per chi non ne fosse provvisto, c’è ancora un po’ di tempo per “mettersi in regola” acquistando uno dei vari modelli, come annunciato dalla legge approvata il 17 dicembre scorso, che prevede anche un aumento di 4 milioni di euro agli incentivi per l’acquisto dei nuovi dispositivi di sicurezza per i piccoli passeggeri a bordo.
L’iter che ha portato al nuovo obbligo di legge non è stato affatto semplice. Difatti, la novità doveva entrare in vigore ancora il 1° luglio 2019. Ma dopo varie discussioni, il decreto è in vigore da novembre.
L’obbligo di adozione di tale dispositivo in auto è scattato a dicembre, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, con le relative sanzioni che la legge di conversione del decreto fiscale ha posticipato al prossimo mese di marzo.
In pratica, controlli ed eventuali multe scatteranno sul territorio nazionale dal 6 marzo 2020.
Sempre la legge di conversione del decreto fiscale ha riconosciuto un contributo di 30 euro per ogni dispositivo acquistato, fino ad esaurimento delle risorse, pari a un totale di cinque milioni di euro nel 2020 (che però pare non basteranno per tutti i bimbi del Belpaese).
Se avete figli piccoli, avete ancora poche settimane per effettuare l’acquisto obbligatorio. A tal proposito, tanti sono i dubbi sui modelli da scegliere, su quali sono veramente a norma e sull’interpretazione esatta della normativa da parte degli agenti preposti a effettuare i controlli stradali.
Cosa sono i seggiolini antiabbandono?
Per definizione, i
seggiolini antiabbandono sono dispositivi di sicurezza in auto obbligatori per i bambini fino ai 4 anni di età.
I dispositivi omologati sono in sostanza degli apparecchi esterni, che permettono di rendere i seggiolini già acquistati dei dispositivi a norma “antiabbandono” oppure dei dispositivi già integrati dei
seggiolini antiabbandono certificati dalla stessa casa produttrice.
Ne esistono di diversi tipi, come indicato dal Regolamento di attuazione dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada in materia di dispositivi antiabbandono:
- “integrato all’origine nel sistema di ritenuta per bambini”;
- “una dotazione di base o un accessorio del veicolo, compresi nel fascicolo di omologazione del veicolo stesso”;
- “indipendente, sia dal sistema di ritenuta per bambini sia dal veicolo”.
In alcuni casi il
seggiolino antiabbandono è una specie di “cuscinetto” da sistemare direttamente sotto il normale seggiolino auto per bambini.
Oppure può trattarsi di sensori già integrati in determinati modelli di seggiolini. Alcuni sistemi fanno scattare un allarme in auto, altri notificano il pericolo direttamente sul cellulare, tramite app e bluetooth.
In ogni caso, sono definiti “sistemi antiabbandono” e il loro scopo è sempre uno solo: tutelare i minori evitando che un genitore o chi è responsabile del bambino in quel momento dimentichi il piccolo nell’abitacolo.
Quale seggiolino scegliere?
In linea di massima, sono meglio i prodotti universali omologati, con un sensore posizionato sul seggiolino e che generano immediatamente un segnale di allarme, prima che il genitore scenda dall’auto (con l’effetto di evitare completamente l’abbandono).
I sistemi mediati da app e bluetooth dipendono dal corretto settaggio dello smartphone, dal suo stato (carica della batteria e copertura di rete) e comunque avvisano dalla dimenticanza solo quando ci si è già allontanati dall’auto.
Se l’allarme non viene disattivato subito, facendo tornare l’adulto verso l’abitacolo, la app dovrebbe inviare – come allarme di secondo livello – un sms ai contatti di emergenza preimpostati, indicando loro le coordinate geografiche del telefonino al momento della disconnessione.
Se si opta per modelli indipendenti, più versatili, è bene fare attenzione che siano omologati.
Il consiglio generale è ovviamente di evitare, quando possibile, di lasciare i bambini da soli in auto, anche se per pochi minuti. Lo stesso Ministero della salute, in un opuscolo dedicato all’argomento, avvisa gli utenti ad avere sempre consapevolezza dei possibili rischi e controllare tutti i sedili prima di chiudere l’auto.
Quali sanzioni scatteranno dal 6 marzo?
Cosa rischierete se a marzo sarete fermati da un agente di polizia e trovati senza sistema antiabbandono?
L’automobilista che non si adegua alla nuova normativa rischia una sanzione amministrativa che va da 83 euro a 333 euro, più la decurtazione di 5 punti patente.
Sarà tenuto a pagarla lo stesso conducente o chi ha la responsabilità della sorveglianza del minore in quella circostanza.
Se poi, entro due anni dalla prima multa, il medesimo individuo incorre una seconda volta in una delle violazioni relative ai sistemi di ritenuta, insieme alla sanzione pecuniaria subirà la
sospensione della patente per un periodo di tempo da 15 giorni a 2 mesi.
Quando si rischia la multa?
Se un agente vi ferma e sottopone al controllo dei
seggiolini antiabbandono, potrete beccare una sanzione in alcuni casi precisi, che riassumiamo di seguito:
- se non siete muniti di seggiolino antiabbandono, con un minore a bordo;
- se il seggiolino presente non è conforme ai requisiti previsti dalla normativa;
- se il sistema funziona con dispositivo bluetooth, ma questo non è stato correttamente attivato o la app e la rete non funzionano a dovere;
- se il sistema antiabbandono presente in auto non è stato autorizzato dal produttore del seggiolino stesso.
In conclusione, approfittate di queste settimane per chiarirvi le idee e mettervi a norma sul fronte dei dispositivi antiabbandono e viaggerete più sereni, voi e i vostri piccoli, senza incappare nel rischio di fastidiose multe. Con una spesa tra i 50 e i 70 euro a seggiolino potrete ottemperare all’obbligo di legge.
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